Alla fine, dopo tante proteste, la società partecipata Centro Marche Acque srl del Gruppo Astea si è finalmente decisa a trasmettere alla presidente della commissione garanzia e controllo di Recanati, Sabrina Bertini, copia delle delibere del Consiglio di Amministrazione ai fini della verifica di eventuali cause di incompatibilità ed inconferibilità in capo agli organi societari. Forse, a pesare su questa decisione, è stata l’iniziativa del Comune di Recanati che ha preso carta e penna ed ha diffidato la società partecipata Centro Marche Acque srl ad adempiere agli obblighi di informazione e trasparenza previsti dalla normativa degli Enti Locali. Verosimilmente anche lo stesso Comune ha incontrato in passato le stesse difficoltà lamentate dalla Bertini. “Ora esaminerò attentamente i documenti pervenuti, afferma Bertini, con la speranza di avere informazioni utili che chiariscano le attività della partecipata di cui il Comune di Recanati è un importante socio”. La Bertini, in definitiva, vuol approfondire la legittimità della nomina a presidente della società Centro Marche Acqua di Giacomo Galassi che, prima di assumere questo incarico, era consigliere comunale di maggioranza, e le sue reali funzioni a capo del cda. “L’iniziativa era stata da me sollecitata, afferma Bertini, e la risposta decisa ed immediata degli uffici comunali competenti denota non solo la legittimità della richiesta ma come il rapporto con le società partecipate sia tutt’altro che facile a causa della resistenza da parte di tali organismi a rendere trasparente la loro azione, quasi a negare il rapporto societario e di proprietà che li lega all’ente pubblico, dimenticando altresì che chi siede su quelle poltrone ci sta per nomina del Comune”. Bertini infine si augura che i prossimi rappresentati del comune recanatese rispondano a requisiti non solo di capacità ed esperienza ma anche di rispetto delle istituzioni. “Altrimenti è facile sostenere che le partecipate sono solo carrozzoni, poltronifici, dando ragione a chi le vuole sopprimere”.