Notevole successo ha ottenuto domenica 14 ottobre la giornata del FAI, Loreto ha aperto al pubblico monumenti ed opere architettoniche normalmente chiuse alle visite, inoltre c’è stata la possibilità, con il trenino, di ammirare le bellissime fonti lauretane sparse per tutto il territorio lauretano, ed è aperta sino al 21 ottobre presso il Bastione Sangallo la mostra “L’Acqua a Loreto” sull’acquedotto ieri ed oggi e le origini delle fonti lauretane. Nel frattempo continua la raccolta di firme per il recupero dell’Acquedotto Pontificio di Loreto in zona “archi” al confine con il comune di Recanati, l’acquedotto è l’unica opera di architettura idraulica tardo rinascimentale con le arcate ancora integre rimasta nelle Marche, voluta da Paolo V, che affidò il progetto a Giovanni Fontana e Carlo Maderno, venne iniziata nel 1606 per essere terminata nel 1620, l’acquedotto serviva, dato che Loreto aveva problemi con l’approvigionamento idrico, per convogliare le acque della zona delle “vigne” fino alla Piazza del Santuario, all’altezza di Porta Romana, venne fatta una derivazione per fornire acqua alla fontana dei Galli in piazza G. Leopardi (nota come piazza dei Galli). La delegazione Fai – Fondo Ambiente Italiano – ha deciso di censire nella nona edizione de “I luoghi del cuore” tra i vari monumenti, anche l’Acquedotto Pontificio di Loreto, per sensibilizzare i cittadini sul tema della tutela del recupero e della valorizzazione del patrimonio storico, artistico e naturalistico italiano. Tutti i voti e le firme pervenute verranno raccolte dalla Fondazione al fine di stilare una classifica sulla cui base verranno scelti i luoghi a cui destinare contributi per il recupero e la valorizzazione. Per presentare al Fai una richiesta di intervento il numero minimo di preferenze sono 2000 ad oggi ne mancano un migliaio circa e c’è tempo fino al 30 novembre, si può votare sul sito www.iluoghidelcuore.it oppure firmando presso l’ufficio della Proloco di Loreto in Corso Boccalini, 2
Giovanni Pespani