Erano circa le 19,30 quando un macedone, 32enne, R. S., che si trova in Italia irregolarmente, ha pensato bene, accecato dalla rabbia e dalla gelosia, di vendicarsi della sua, Alina Emilia Pavela, 30enne romena. Lei lavora nei locali notturni mentre lui come agricoltore in giro per l’Italia. Ha atteso che la donna raggiungesse l’altra sponda del sottopassaggio di via Indipendenza, che dà su viale Vittorio Emanuele, a due passi da piazza XX Settembre, e qui, ha aperto una bottiglia di acido e gliel’ha tirata addosso urlando “mi hai rovinato, ti ammazzo”. Per fortuna la maggior parte dell’acido ha investito il piumino, di colore rosso, che la ragazza indossava e in parte l’occhio provocando una forte irritazione. In lacrime e terrorizzata la ragazza ha cercato di sfuggire al suo aggressore infilandosi all’interno del ristorante “Tonno e Salmone”. Ma questo non è stato sufficiente per fermare il suo aggressore che l’ha inseguita e con una lama di 7 centimetri le ha sferrato due coltellate: una al collo e l’altra all’addome, particolarmente profonda. L’uomo è stato, quindi, fermato dal ristoratore, Riccardo Scoponi a cui è riuscito comunque a sferrare una coltellata riuscendo solo per fortuna a rovinargli la manica del giubbotto di pelle che indossava. Intanto era stato dato l’allarme e in pochi minuti sul posto sono arrivate 3 volanti della polizia che hanno bloccato il macedone che è stato portato in commissariato e arrestato per tentato omicidio. La ragazza, soccorsa dall’ambulanza della Croce verde, è stata portata in ospedale dove è stata operata d’urgenza per le lesioni interne. Non sarebbe in pericolo di vita e l’intervento è riuscito anche se la prognosi rimane riservata. Lieve anche l’ustione all’occhio che non ne avrebbe compromesso la vista.
foto cronache maceratesi