Dopo il caso di quest’estate, che aveva visto protagonista una giornalista de “La nazione”, ecco di nuovo qualcuno che si prende una multa per aver sostato con la propria auto nell’area camper della città. Si tratta di una ragazza osimana che, in visita a Recanati con un suo amico straniero, ha parcheggiato nell'area con righe blu pagando regolarmente il ticket. “Facciamo un giro di un paio d'ore (il mio ticket valeva fino alle 19.32), scrive su facebook, ma al rientro (alle 18.58) trovo una multa di 41 euro con indicata l'infrazione sosta in area camper. In tutto lo spiazzo non c'era una singola indicazione che era riservato ai camper, forse lo possono sapere i cittadini di Recanati ma chi viene da fuori come può saperlo? Il cartello presente addirittura dice che le auto pagano solo nei giorni feriali, quindi sottintende che è adibito al parcheggio auto”. Il problema è che quell’area è riservata esclusivamente ai camper e alle auto dei camperisti ma la segnaletica è decisamente sibillina e complicata e non favorisce una chiara interpretazione della norma.
Stessa o quasi situazione per il recanatese Marco Rossini che ha accumulato diversi verbali di contravvenzione per essere entrato all’interno di uno dei varchi dell’isola pedonale, per la precisione quello di Porta Marina, quando, appunto, c’era il divieto. Ma lui, prima di pagarli, ha preso il metro e si è tolto lo sfizio di andare a misurare se la cartellonistica presente era in regola. E secondo il suo metro e quello che prescrive la legge quei cartelli non sono in regola. Infatti il segnale che dovrebbe essere posizionato dal ciglio della strada fra i 30 e i 100 centimetri si trova invece a 145 cm. di altezza mentre quello da posizione ad almeno un’altezza di 2,20 m. si trova invece a 167 cm. Rossini, poi, ci ha preso gusto e facendo un giro per la città ha notato “che in altre vie vi sono segnali troppo bassi, non ben visibili, facilmente occultabili dai pedoni in transito e non illuminati di notte come invece prevede il codice della strada”.
Diverso il caso di Maria Principi, una battagliera recanatese che ha il “vizietto” di parcheggiare un po’ tanto fuori dalle righe e di multe per divieto di sosta ne ha collezionate parecchie e ha lasciato per strada anche alcuni punti della patente. Che sia per lei una necessità e non un capriccio lo prova il fatto che è in attesa del tesserino di invalida civile da esporre sul cruscotto della sua autovettura. Ora si è rivolta ad un legale per potersi tutelare da quella valanga di multe che ha accumulato ritenendo di meritare più tolleranza nei suoi confronti, vista la sua situazione sanitaria ed economica.