E’ recanatese doc una delle tre brillanti ingegnere neolaureate premiate l’altro giorno a Roma dalla Fondazione Marisa Bellisario. Si tratta di Laura Montironi, studentessa allo scientifico cittadino primo e poi alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa dove lo scorso luglio si è laureata in Ingegneria Aerospaziale con 110e lode. È stata subito contattata dalla Airbus di Tolosa anche perché, per la preparazione della tesi di laurea, era stata nella loro sede di Amburgo per otto mesi. Dal primo settembre dell’anno scorso lavora nel campo della progettazione aerei civili. Insieme a lei a ricevere la “Mela d’Oro 2019” nell’ambito delle “Donne ad alta quota”, sono state Maria Federica Palmieri e Roberta Monteleone. Le tre giovani, che sono state ricevute anche dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, sono state scelte fra tutte le segnalazioni giunte alla commissione esaminatrice da oltre quaranta Atenei italiani. La mela come premio perché il frutto è il simbolo femminile per antonomasia. “La mela cotogna, poi, – spiega Mastro Sette, artista-artigiano di metalli preziosi, ideatore e creatore della Mela d’Oro – è speciale; non è stata manipolata dall’uomo, con innesti e incroci e non viene mangiata da tutti, ma usata per dolci e confetture raffinate. È un frutto che si addice a una donna con grande personalità, proprio come le donne premiate dalla Fondazione Marisa Bellisario”.