Il M5S di Potenza Picena denuncia l’ennesimo inutile sperpero di denaro pubblico.
Il mezzo scelto è il progetto di Ciclovia Adriatica, finanziato dal POR FESR, che si pone l’obiettivo di unire la Puglia al Friuli con un percorso ciclopedonale, cosiddetto di “mobilità dolce”. Consorziandosi con i comuni di Civitanova Marche e Porto S. Elpidio, il comune di Potenza Picena ha ottenuto un finanziamento di 500.000€ per realizzare un tratto di questo percorso. Fin qui tutto bene, giacché ci si aspetterebbe di vedere realizzata una infrastruttura che faciliti la percorrenza in bicicletta nel tratto adriatico del territorio di Potenza Picena. Niente affatto! La nostra Amministrazione ha aggiunto a questo finanziamento 165.000 € di nostri soldi ed ha investito tutto in un tracciato completamente cittadino, praticamente già perfettamente ciclabile, di cui NESSUNO (ripetiamo: NESSUNO) sentiva il bisogno; tanto che si sono ribellati i cittadini che abitano lungo il tracciato previsto dalla prima bozza del progetto e (probabilmente) si ribelleranno quelli interessati dalle variazioni che l’Amministrazione si appresta ad apportare, sempre senza coinvolgere minimamente i cittadini.
Allora abbiamo inforcato la bicicletta e percorso in lungo e in largo il centro urbano di Porto Potenza. Ad eccezione della SS16, non abbiamo trovato un solo metro (ripetiamo: un solo metro) metro di strada non ciclabile nel centro urbano di Porto Potenza.
Qualcuno dell’Amministrazione ha mai girato in bicicletta per Porto Potenza ? Quantunque lo avesse fatto, ha incontrato problemi ? Viste le scelte, un fortissimo dubbio ci assale.
Lavorando nel silenzio, rotto di tanto in tanto da qualche grido delle opposizioni, l’Amministrazione procede nella realizzazione di quella che, a nostro avviso, è la più inutile, controproducente ed immorale delle infrastrutture che il nostro territorio abbia mai conosciuto; pari soltanto a quella cattedrale nel deserto in via dell’Aurora nella città alta, costruita molti anni or sono con l’intenzione di realizzare un cinema/teatro, che oggi viene usata mestamente come deposito dei mezzi comunali.
INUTILE perché:
a. Non sono mai stati prodotti, o menzionati, documenti comprovanti vantaggi o benefici derivanti da questa impostazione del progetto
b. La circolazione di pedoni e biciclette nel centro di Porto Potenza non presenta particolari problemi, né criticità e nemmeno pericolosità. Nessuno sta rinunciando all’uso della bicicletta per mancanza della pista ciclabile
c. Non risultano richieste da nessuna parte, né privata e nemmeno pubblica, per piste ciclabili in ambito urbano.
CONTROPRODUCENTE perché:
a. Limita i percorsi fruibili, canalizzandoli e riducendoli ad un solo percorso, mentre oggi sono percorribili molteplici alternative, praticamente tutte e vie ad esclusione della SS16
b. Spreca una occasione unica di sviluppo della mobilità dolce, vanificando un finanziamento che non sarà reiterabile per un numero indefinito di anni, bloccando ed impedendo ulteriori interventi nel settore. Interventi di necessità vitale per lo sviluppo turistico e sociale del territorio.
c. Annienta la speranza di vedere un giorno i due centri maggiori del territorio collegati in modalità dolce ed uniti in un progetto sociale e vantaggioso per tutti gli abitanti dei due centri urbani
d. Sopprime parecchie decine di parcheggi. Con questa impostazione vengono persi moltissimi parcheggi, essenziali e già di per sé ancora insufficienti, aggravando la già grave deficienza di questo servizio, in particolar modo nel periodo estivo. Inspiegabile se si vuol rendere il turismo elemento trainante dell’ economia dell’intero territorio.
IMMORALE perché:
a. Offende l’intelligenza dei cittadini, che già girano tranquillamente senza nessun problema in lungo e in largo per il centro urbano di Porto Potenza
b. Impegna 500.000€ di risorse euro/regionali e svuota di ulteriori 165.000€ le già semivuote casse comunali, distogliendo così risorse importantissime da quelle (di per sé già scarse) di cui ha bisogno una comunità come la nostra, con altissime percentuali di cittadini disabili, con difficoltà motorie ed ultra sessantacinquenni , trascurando l’abbattimento delle tantissime barriere architettoniche ancora presenti.
c. Fa solo finta di rispettare gli scopi del POR FESR (collegamento dolce tra Puglia e Friuli) perché di fatto non collega un bel niente, giacché i capolinea stabiliti nel progetto sono già collegati.
d. Mentre le amministrazioni di Civitanova e Porto S. Elpidio completano l’attraversamento ciclabile dei propri territori abbattendo il livello di pericolo con la realizzazione dell’attraversamento del fiume Chienti, l’Amministrazione di Potenza Picena non realizza nulla di quanto auspicato nello spirito del progetto
e. Non tiene minimamente conto del gran numero di incidenti che stanno a testimoniare la enorme pericolosità dei tratti extra urbani, soprattutto nella direzione Nord
f. Rende evidente ai cittadini intellettualmente onesti, che il solo scopo dell’intervento non è affatto lo sviluppo della fascia costiera adriatica, ma l’accaparramento di risorse a qualsiasi costo e qualunque sia la loro (in)utilità; che il progetto è stato impostato per: acquisire punteggio, scalare la graduatoria prevista nel bando di concorso ed ottenere il finanziamento POR FESR.
g. Mentre con questo progetto si spendono centinaia di migliaia di euro sopprimendo parcheggi esistenti, con un altro progetto in divenire si dichiara di spendere centinaia di migliaia di euro per realizzarne di nuovi.
CONSIDERATO che:
a. Sarebbe possibile una diversa impostazione: spostare il percorso su zone alternative ed ottenere vantaggi facilmente individuabili e misurabili.
Asse Nord: verso strutture di accoglienza Natural Village e Campeggio Pineta.
1. per facilitare il collegamento ciclo-pedonale con le strutture sportive di San Girio
2. per collegare le strutture di accoglienza turistica Natural Village e Campeggio Pineta
3. per ridurre il tasso di pericolo per pedoni e ciclisti nella percorrenza del tratto Laghetti - Natural Village
4. per rendere più fruibili e più appetibili i servizi di Porto Potenza per gli ospiti delle strutture nord
N.B. Un esempio, ma non il solo: per il periodo estivo si presuppone un aumento di 150-200 coperti giornalieri a vantaggio della ristorazione di Porto Potenza.
Asse Ovest: lungo il fosso Zuccardo, verso la città alta.
1. per rendere fruibile un percorso completamente naturalistico, come propone da anni il CAI
2. per facilitare comunicazioni e scambi socio-culturali tra i residenti dei due maggiori centri del comune e, essendo un progetto che interesserebbe tutti i residenti dei due centri, abbattere il tasso di “campanilismo” ancora persistente in larghi strati sociali dei due centri urbani
3. per permettere a tutti (turisti e residenti) di fruire del nostro patrimonio storico, artistico, naturalistico e paesaggistico
4. per aumentare la qualità dell’offerta turistica legata alla fruibilità del territorio attraverso i percorsi ciclo-pedonali. Cosa diventata oggi un insostituibile elemento attrattivo, fondamentale per il turismo
b. Nel caso che il comune di Potenza Picena apportasse modifiche al progetto, gli altri comuni soci nel consorzio non subirebbero conseguenze per il finanziamento POR FESR
c. Una revisione del progetto per il tratto nel comune di Potenza Picena comporterebbe si un ricalcolo del punteggio, ma non necessariamente la perdita del finanziamento POR FESR.
MA ALLORA: PERCHE’ LA FACCIAMO COSI’ ? QUALCUNO LA USERA’ ?