Resta in carcere il trentenne recanatese, arrestato dopo aver aggredito a calci e pugni la madre, minacciando di ucciderla. Ieri mattina per lui, in tribunale a Macerata, si è tenuta l’udienza di convalida. Difeso dall’avvocato Donato Attanasio, l’operaio recanatese ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. Al termine dell’udienza, di fronte al materiale raccolto dai carabinieri con le indagini, il giudice Claudio Bonifazi ha ritenuto necessario tenere ancora il figlio lontano dalla madre, in carcere, per la sicurezza della donna. L’operaio era già stato denunciato nei mesi scorsi dalla madre, che aveva spiegato esasperata come lui la tormentasse con continue richieste di soldi, condite da violenze e botte se lei si rifiutava. In seguito ai riscontri raccolti con le indagini a luglio aveva avuto la misura cautelare del divieto di avvicinamento.